C'era una volta un bambino solo, senza amici ne giochi ma con una grande fantasia. Un giorno inventò un'attrazione nel suo giardino e invitò ad entrare dei bambini che s'erano fermati incuriositi. Era divertente e giocarono molto. Il giorno seguente altri bambini giunsero in gran numero, lui li fece entrare e giocarono a giochi nuovi sempre diversi. Gli piaceva inventare e creò tante attrazioni con regole e istruzioni diverse e fece entrare in molti che osservavano, apprezzavano e giocavano. Ora aveva tanti amici ed era felice.
Un giorno qualcuno disse che non era giusto che un posto così bello e giochi così divertenti appartenessero ad uno solo che dettava le regole! dovevano essere condivisi e ciascuno doveva poter decidere a cosa giocare e le istruzioni. Molti condivisero e protestarono. Il bimbo si offese, reagì: quegli ingrati volevano impadronirsi dei suoi giochi, delle sue idee e trasformare il suo giardino!... poi si fermò e riflettè...
Le persone non si possono costringere in un sogno, per quanto bello, ne si possono imprigionare. Allora decise di aprire i cancelli del giardino perchè ciascuno potesse giocare liberamente e fosse felice... altri cercarono di imporre regole nuove e diverse con mille motivi e giustificazioni, lui li fece fare...
Il bimbo pensò alle stranezze della vita e all'amicizia. Vide che dove prima era Solitudine ora c'era Compagnia, dove regnava tristezza ora trionfava felicità.
Sorrise, si mise in un posto e osservò i suoi amici giocare...